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Sabato 4 novembre 2023 CONFERENZA – DIBATTITO  : proprietà organolettiche e benefici per la salute delle Erbe Spontanee.  Con Borgo Alice.
Relatrice M. Grazia De Nizza biologa ed erborista. Docente di Scienze degli Alimenti.
Mostra in vaso delle piante più diffuse a seguire dibattito e approfondimenti
A conclusione aperitivo per tutti
Appuntamento ore 16,30 presso la sala auditorium del Centro Polifunzionale Bacchelli
Domenica 5 novembre 2023 PASSEGGIATA/ESCURSIONE  alla ricerca delle erbe spontanee più diffuse nel parco del Lungoreno sponda sx (Casteldebole) 
Appuntamento ore 9,30 presso il Centro Polifunzionale Bacchelli.
Si richiede la prenotazione tramite mail o telefonata: borgoalice@gmail.com     cell. 3713561638.
Si consiglia abbigliamento adeguato all’escursione.
Siete tutti invitati vi aspettiamo numerosi
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APPUNTAMENTI E CONVOCAZIONI, eventi, iniziative ultime
Martedì 6 giugno 2023  alle ore 15, presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Volta” in via Biancolelli 38  nell’ambito della Festa di Fine anno scolastico della Scuola Secondaria di Primo Grado ” A Volta” IC 14, sarà distribuito il libro della Memoria ai ragazzi delle classi III G e III H della sede di Casteldebole realizzato con il loro prezioso contributo e curato da Borgo Alice con il patrocinio e il contributo del Quartiere Borgo Panigale- Reno  nell’ambito del progetto : “Casteldebole: I Luoghi e la Memoria”VOLANTINO 6 giugno 1-2
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NEL GIARDINO BRIGATA BOLERO

Ore 16,30 : in occasione dela Festa di Liberazione della Città Bologna inaugurazione del “Giardino Brigata Bolero nel ricordo della Battaglia di Casteldebole e dell’eccidio del 29 e 30 ottobre del ‘44.

 Borgo Alice assieme alle altre associazioni ha  voluto ricordare  questo tragico episodio con la messa a dimora di 20 alberi nell’area verde Brigata Bolero in fondo all’omonima strada.

Ore 17 Mille papaveri rossi: tanti papaveri con materiali di riciclo dai laboratori di Borgo Alice. 

Ore 17,30 Esibizione del Coro Gospel Let’s Praise

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eventi

Nell’ambito del Progetto “Il Seme della Solidarietà” e dei programmi dedicati alla biodiversità  dei nostri territori Borgo Alice propone  un fine settimana  dedicato alle Erbe Spontane, riconoscimento e raccolta e il loro uso in cucina, nelle giornate  di sabato 7 maggio con conferenza e dibattito presso il Centro Rosa Marchi con M.Grazia De Nizza biologa-nutrizionista  a partire dalle ore 16,30 e domenica 8 maggio una passeggiata per il riconoscimento e la raccolta delle erbe  spontanee  presso l’area Lungoreno riva dx con appuntamento e partenza da P.zza Giovanni XXIII fermata autobus 14 zona Barca alle ore 9,30.

Un week-end particolare carico di  un istintivo atteggiamento di rilassante vivacità e simpatia per le cose semplici e genuine; per ritrovare nel nostro inconscio piacevoli percezioni, vecchie di secoli e millenni poiché parlare di erbe e di cibo equivale anche a ritagliare uno spazio certamente gratificante e persino festoso, poiché le erbe sono un elemento essenziale della nostra tavola, un componente fondamentale della nostra nutrizione, così come del nostro quotidiano sistema di vita, dei nostri interessi, del nostro patrimonio genetico.

La partecipazione è gratuita ed è gradita la prenotazione : email  borgoalice@gmail.com  –   cell 3713561638

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Le piogge acide sono delle precipitazioni piovose (che possono però avvenire anche sotto forma di neve o grandine) ricche di particelle e molecole acide che solitamente si trovano nell’atmosfera ma per via di questo fenomeno si depositano al suolo. Nelle piogge acide troviamo principalmente acido solforico (70%) e ossidi di azoto (30%): questi composti rendono il ph dell’acqua minore di 5 e proprio per tale ragione le piogge si possono definire appunto acide. In condizioni normali, invece, la pioggia ha un ph compreso tra 5 e 6,5 perchè composta esclusivamente da acqua distillata e pulviscolo atmosferico. Quali sono le cause delle piogge acide? Il formarsi delle piogge acide è dovuto ad un aumento, nell’atmosfera, di anidride carbonica (CO2), ossidi di zolfo e ossidi d’azoto (quest’ultimi in misura ridotta). Tale aumento può essere determinato da cause naturali ma anche e soprattutto dall’attività umana, che abbiamo già visto essere responsabile anche dell’Effetto Serra e del Surriscaldamento Globale. Il massiccio utilizzo di combustibili fossili da parte dell’uomo non farà che peggiorare questa situazione, provocando sempre più quantità di piogge acide, se non si arriva ad una risoluzione del problema. Quali sono le conseguenze delle piogge acide? Le piogge acide ed il loro progressivo intensificarsi ha delle conseguenze devastanti, non solo per la nostra salute ma anche per la sopravvivenza dell’ecosistema stesso. I danni alla salute umana La pioggia acida va ad intaccare e alzare i livelli di tossicità degli alimenti che vengono coltivati: questo ha effetti gravi sulla nostra salute, che possono manifestarsi con patologie circolatorie, problemi respiratori ma anche con forme tumorali, specialmente ai polmoni. I danni all’ambiente Naturalmente, anche l’ambiente naturale è esposto ad un alto rischio per via dell’intensificarsi della pioggia acida: questa infatti va ad intaccare la crescita e le capacità riprodduttive delle piante, riducendole drasticamente.
I danni alle strutture La pioggia acida provoca, a lungo andare, anche gravi danni alle strutture: l’acido solforico tende infatti a corrodere i materiale accelerandone il decadimento. Questo vale per la maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione di edifici, compreso il cemento armato. Come si potrebbe limitare il problema? Il problema delle piogge acide potrebbe essere limitato dal minor impiego, da parte delle industrie ma anche di ogni singolo individuo, di combustibili fossili. Abbiamo già parlato delle auto elettriche e delle fonti di energia rinnovabile: queste sono le soluzioni che si spera in futuro porteranno tutti i Paesi ad adottare uno stile di vita differente e rispettoso dell’ambiente. I problemi ambientali legati all’inquinamento (Effetto Serra, Surriscaldamento Globale, Piogge Acide) sono già sul tavolo di discussione dei Paesi Sviluppati e si spera che prima o poi riescano a trovare una soluzione definitiva che possa quantomeno arginare un problema che sta assumendo dimensioni davvero allarmanti. Nel frattempo noi, nel nostro piccolo, possiamo solo cercare di limitare l’utilizzo di combustibili fossili.
 
 
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Il platano è uno dei pochi alberi che possono essere identificati dalla corteccia che è di colore bruno-grigiastro, ma sfaldata in modo da lasciare macchie giallastre. In genere è un albero alto ed elegante , ma può spesso essere cimato ed assumere forma più tozza. Le sue grandi gemme rossastre hanno un piccolo peduncolino alla loro base. L e foglie di colore verde intenso hanno cinque lobi appuntiti e ben marcati, ognuno dei quali presenta una larga dntellatura; le foglie spuntano tardivamente, di solito verso la fine di maggio. I fiori femminili di colore rosso porpora intenso, nascono sotto forma di piccole palle rotonde, disposte su lunghi steli, nello stesso periodo delle foglie e maturano fino a diventare i familiari frutti del platano. Originario del Nordamerica, è forse un incrocio fra il platano orientale e il platano amricano, o forse solo una varità di quest’ultimo. Cresce meglio su terreni argillosi, possibilmente umidi ed è molto resistente: per questo è uno degli alberi ornamentali più diffusi nelle nostre città.
 
 
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 L’olmo inglese è il classico albero da filare delle pianure inglesi che produce vigorosi polloni, in modo da formare lunghe file di chiome compatte. Si distingue bene per le sue piccole foglie tondeggianti, dalla supoerficie ruvida e di colore verde scuro, che alla base sono più lunghe da una parte e arrotondate nel punto di incontro con il picciolo. Ha corteccia scura e finemente rigata e rametti sottili e pelosi. I fiori rossi vengono prodotti in febbraio-marzo; maturano in maggio dopo che le foglie si sono sviluppate, per poi dare i frutti che hanno il seme disposto nella zona più vicina alla parte superiore dll’ala rotonda. E’ un albero variabile con caratteristiche locali distinte che mantiene la specie per propagazione vegetativa. Con ogni probabilità è un albero indigeno dell’Inghilterra, ma la sua distribuzione e origine non sono ancora ben conosciute.
OLMO MINORE: ha foglie tipicamente più piccole delle specie precedenti e con ali del frutto di forma ovale.
OLMO LIEVE: è un alnbero molto diffuso in Europa con fiori dal picciolo molto lungo.
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