il nostro territorio

Il Lungo Reno è un mosaico di situazioni ambientali 

accomunate dalla riscoperta del fiume come elemento 
unificante, che è in parte e sarà sempre più in futuro 
un lungo corridoio verde al 
quale avvicinarsi per vivere 
il tempo libero e apprezzare 
le sfumature dell’ecosistema 
fluviale.
Fonte: Iperbole Comune di Bologna  Parco Lungo-Reno-Pontelungo-e-Santa-Viola
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il nostro territorio

Nasce attorno alla settecentesca villa Bernaroli, su 50 ettari di proprietà comunale, il parco città-campagna progettato per preservare un tratto di territorio rurale e agricolo di pregio nella pianura ovest di Bologna. Una delibera di Giunta ha dato il via libera all’attuazione del progetto frutto del laboratorio partecipato che ha coinvolto dal 2006 ad oggi il quartiere Borgo Panigale e le associazioni che già animano con attività culturali, sociali e agricole quel quadrante di campagna.

Decisivo il ruolo di pianificazione urbanistica del Comune, che consiste nell’armonizzare gli usi esistenti, creando un parco dai caratteri particolari  dotato di servizi e percorsi pedonali e ciclabili, che al tempo stesso conferma la vocazione agricola dei terreni. Il progetto prevede anche la ristrutturazione degli edifici rurali esistenti, la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche e l’insediamento di attività agricole, ricreative e sociali.
Fonte:  Iperbole Comune di Bologna       PARCO DI VILLA BERNAROLI

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il nostro territorio
Parco scheda                       
Nel Lungo Reno si possono leggere
tre diverse identità, che
nella realtà fluviale si presentano
variamente sfumate tra loro ma
comunque ben distinguibili per
fisionomia, storia e vocazione. Nel
primo settore, dopo il confine con
Casalecchio di Reno, il fiume disegna
un’ampia ansa, le sponde sono
alte e gli argini appena accennati: è
una zona caratterizzata da insediamenti
e centri sportivi realizzati
negli anni ’60 e ’70, dove sono
ancora vivi i ricordi del guado della
Barca e dell’antico nucleo di
Casteldebole. Il settore centrale è il
più segnato dalla storia, dall’epoca
romana sino alla Bologna del secolo
scorso, con la via Emilia come grande
direttrice per lo spostamento di
persone e merci, le attività manuali
e in seguito meccanizzate per
l’estrazione di ghiaie e sabbie dal
fiume, gli insediamenti artigianali, le
grandi industrie novecentesche, le
prime aree verdi e i primi interventi
di riqualificazione urbana.
Oltre la tangenziale, sino al confine
con Calderara di Reno e Castel
Maggiore, prende forma il terzo settore,
caratterizzato da argini rialzati
e spazi più naturali, il cui valore
attuale e potenziale ha portato alla
sua recente inclusione tra i Siti di
Importanza Comunitaria, rifugi di
naturalità e serbatoi di biodiversità.

 

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