I cedri sono grandi alberi sempreverdi con ciuffi di aghi che crescono con speciali corti germogli, come nei larici. Il cedro deodara è un bell’albero conoco con asse principale incurvato in giù e rami bassi che spesso spiovono a livello del terreno, nascondendo il tronco scuro che è liscio o leggermente screpolato. I suoi aghi sono più lunghi di quelli degli altri cedri e nascono inizialmente in larghe spirali suio rametti giovani e più tardi in ciuffi. I lunghi coni maschili cilindrici e leggermente incurvati sono di color porpora intenso quando, in autunno, maturano fino a raggiungere un’altezza di 10-14 cm in due- tre anni per poi disintegrarsi. Nativo dell’ Himalaya, questo albero a crescita rapida è ora comunemente coltivato a scopo ornamentale e occasionalmente per il legno (da costruzione). Si distingue molto bene dagli altri cedri per il suo asse principale incurvato e per gli aghi più lunghi.
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Larice Europeo. I larici sono le più comuni conifere spoglie in inverno. Il larice europeo è un albero elegante con rami che si stendono verso il basso per rivoltarsi di nuovo verso l’alto nella parte terminale; può raggiungere i 45 mt se coltivato, ma allo stato selvatico è più facile trovarlo di 30-35 mt. La corteccia è grigia o marrone fessurata: Gli aghi molli di colore verde brillante, nascono in graziosi ciuffi da tardo marzo a ottobre, quando cadono lasciando i corti germogli di colore bruno-dorato che non si allungano mai. I cono maschili e quelli femminili spesso nascono sullo stesso rametto; i femminili sono di colore rosso violaceo e sembrano piume; i maschili sono lunghi meno di un cm, di colore giallo brillante con un anello purpureo alla base, e lasciano cadere il polline in aprile. La pigna matura a forma di uovo liscia, lunga meno di quattro cm e spesso rimane sull’albero per anni.
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Abete Bianco: è l’abete più comune in Europa dove cresce in tutte le regioni centrali e meridionali, è molto diffuso sulle Alpi e sugli Appennini. E’ un albero attraente ed imponente alto fino a 50 metri con ripetute spirali di rami che formano una chioma oblunga piuttosto disordinata che spesso perde gli aghi nella parte terminale. La corteccia è dapprimi grigia e liscia, ma diventa marrone e screpolata col passare degli anni. Le foglie piatte arrotondate nella parte terminale, sono verde scuro sopra e sotto hanno una distinta nervatura e due band bianche; il ramoscello nuovo mette le foglie sia orizzontalmente che lateralmente verso l’alto, ma non verticalmente. I piccoli fiori maschili nascono su tutto l’albero, ma i cono femminili cilindrici si ergono verticalmente per 10-20cm solo sui rami più alti; a maturità sono di colore marrone-arancio e serrati strettamente fino a quando si aprono per lasciar cadere i semi.
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Questo inconfondibile albero sempre verde si trova molto comunemente nei giardini alla periferia delle città. Gli esemplari tipici hanno un lungo tronco dritto incappucciato da spirali di rami ben distesi,. Gli esemplari meglio sviluppati hanno per lo più chioma a forma di cupola. La corteccia rugosa è grigia o marrone e vi appaiono gli anelli annuali di crescita. I ramoscelli sono costituiti da scquame a forma di corazza, ognuna delle quali produce una foglia dura e spinosa di colore verde scuro che nasconde quasi completamente lo stelo. I fiori maschili sono grandi e disposti a grappolo all’estremità dei peduncoli floreali; i fiori femminili si trovano sugli stessi alberi, ma impiegano due anni a maturare e ad originare, dopo la fecondazione, un grande frutto spinoso. L’araucaria venne introdotta dal Sudamerica nel tardo diciottesimo secolo ed è l’unico esemplare del suo genere che cresce anche nei paesi temperati del vecchio continente.
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