guide green
Produciamo sempre più rifiuti. L’incremento è superiore a quello della popolazione e del reddito delle famiglie. L’italiano medio butta 539 chili di spazzatura all’anno, quasi un chilo e mezzo al giorno.
Produciamo sempre più rifiuti. L’incremento è superiore a quello della popolazione e del reddito delle famiglie. L’italiano medio butta 539 chili di spazzatura all’anno, quasi un chilo e mezzo al giorno.
La cosiddetta casa ecologica è fatta con materiali naturali, che non danneggiano chi ci abita, che non sono pericolosi per chi li produce, per chi li mette in opera e per chi li deve smontare e abbandonare.
Il futuro e il presente del mondo del lavoro in Italia sono sempre più “verdi” grazie ad un vero e proprio “boom” dei Green Jobs, i cosiddetti posti di lavoro direttamente o indirettamente collegati allo sviluppo della Green Economy.
Il Nocciolo è Alto 5-7 m, spesso arbustivo con chioma globosa, irregolare, tronco eretto, ramificato fin dal basso; le Foglie – sono caduche, alterne e con picciolo lungo provvisto di peli; la lamina, di forma da tonda ad obovata, è lunga 6-10 cm. La pagina superiore è verde poco pelosa; la pagina inferiore è più chiara. Le nervature sono evidenti fiorisce a gennaio-marzo E’ diffusa in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Frutti a noce, di 2 cm circa, avvolti da una brattea (foglia modificata) dentata.
Il Melograno (Punica granatum L.) appartiene alla Famiglia delle Punicaceae, genere Punica, specie P. granatum (per la produzione di frutti). E’ una specie originaria dell’Asia Occidentale. Il frutto è una bacca carnosa, denominata balausta, con buccia spessa, L’interno contiene molti semi carnosi, di forma prismatica, con testa polposa e tegumento legnoso, molto succosi. Il frutto maturo è giallo-verde, con aree rossastre che occasionalmente occupano l’intera superficie del frutto.
FOTO Ippocastano: è un albero imponente, alto fino a 25 metri e dotato di una folta ed ampia chioma. Tipica specie ornamentale, molto utilizzata lungo viali e parchi pubblici, produce frutti avvolti da ricci spinosi, che racchiudono da uno a quattro semi lucenti. Molto simili alle castagne, da cui il nome Castagne d’India, che ingerite allo stato fresco sono molto amare e pericolose per i loro saponosidi dall’effetto emolitico. La farina ricavata da questi frutti era utilizzata con moderazione per l’alimentazione di maiali e pecore , cavalli e bovini poiché può avere effetti tossici. IPPOCASTANO scheda